La right nation sbarca ad hollywood
Ieri sera ho visto il film “Superman Returns”. Ora, io della figura di Superman ho sempre saputo poco, ma mi aveva sempre dato un’ impressione molto, se mi passate il termine, “laica”. Il film in questione invece, è immerso chiaramente nella simbologia Cristiana. La trama in breve: allora, Superman è sparito da qualche anno, e il mondo sembra essersi dimenticato di lui. La sua ex compagna, la giornalista Lois Lane, pubblica un articolo intitolato “perché il mondo non ha bisogno di Superman”. Tra parentesi, la giornalista è sposata con un pilota d’aerei (degnissima persona, non il classico minchione il cui unico ruolo è farsi cornificare) , ed ha un bambino. L’arrivo sulla scena di un malvagio di nome Lhutor, sconvolge l’esistenza dell’intero pianeta. Ma l’arrivo di Lhutor è seguito a ruota dal ritorno di Clark Kent e quindi ovviamente di Superman. Lhutor crede di poterlo schiacciare semplicemente con la Kriptonite di cui si è premunito, ma lo manda solo in ospedale mezzo morto, da cui se la svignerà lasciando che un’infermiera trovi la stanza aperta e il letto vuoto (chi ci ricorda?). Nel frattempo, il bambino ha salvato sua madre dando sfoggio di poteri davvero sospetti, e questo mentre anche il marito di Lois (il pilota) si cimenta in atti di eroismo. Anche qui: la figura del Giusto, destinato ad allevare un figlio dalle doti eccezionali ma non suo, anzi frutto della relazione tra sua moglie e un Essere Superiore, non è del tutto estranea alla nostra cultura. Anche nella fotografia le allusioni si sprecano: quando Superman si frappone tra il mondo e un’ immensa marea d’acqua che altrimenti lo sommergerebbe, assume una posa che ricorda molto la Crocifissione. La faccio breve: se questo film fosse un caso isolato, non varrebbe neanche la pena parlarne: lo bolleremmo come l’opera di un regista un po’ eccentrico. Ma da un po’ di tempo, diciamo pure dall’autunno del 2001, le trame e i contenuti dei film stanno cambiando radicalmente. Prendete, per fare un solo esempio, “Star Wars”. Se i primi tre film (primi in senso cronologico di edizione) erano tutto sommato in linea con il pensiero laicista della fine degli anni ’70, l’ultimo capitolo della saga, “La vendetta dei Sith”, affronta il concetto della lotta tra bene e male da un punto di vista decisamente Cristiano. Non dimentichiamoci poi di film come “Il Signore degli Anelli”e “Le Cronache di Narnia”, che non posso analizzare dal punto di vista religioso soltanto perché dovrei avere una laurea in teologia, tanti sono i riferimenti al Sacro, a tutti i livelli della narrazione. E come non citare quell’incredibile fenomeno culturale che è stato “La Passione di Cristo”? Insomma, in questi ultimi anni, Hollywood ha cambiato radicalmente le sue tematiche. Una moralizzazione della città del cinema? Non credo proprio. Semplicemente “Hollywood è il cuore di un’industria profondamente decentralizzata, inchinata davanti al grande Dio della massimizzazione dei profitti” (dal libro “The Right Nation”). Insomma, Hollywood dà alla gente quello per cui la gente è disposta a pagare. E la gente oggi, soprattutto negli USA, ha una gran fame di Sacro, da contrapporre al Niente di una vita totalmente materialistica e costruita sui dettami del relativismo. Ora, le domande da farci sono due. Questo ritorno del Sacro è solo una moda passeggera, o è un fenomeno destinato a durare e a ingigantirsi?E il bisogno di Sacro della gente comune rimarrà confinato nei cinema, in una sorta di limbo pre-razionale, o strariperà nella vita di tutti i giorni? Possono sembrare domande di poca importanza, ma quando vi sapremo dare risposta conosceremo molto di più sul nostro futuro.
5 Commenti:
ah, ecco perché quel film fa cagare
Bobo,dimostri sempre di più di saper scrivere,e i tuoi accostamenti sono per me sempre validi.La società,la frenesia contomporanea,forse portano alla ricerca del sacro un pò anche da noi,sai qualche minuto fà ho appreso che qua nell'altra rossa,un c.c,ha preso l'aspettativa dall'arma come pausa di riflessione per prendere i voti,probabilmente diverrà frate.
Grazie per i complimenti, sempre graditi, e per il buon segnale che ci mandi!
tanti auguri per il 2007 Bobo!
E speriamo in bene.....
Lontana ( il camper)
Grazie!a proposito, buon anno a tutti coloro che mi leggono!
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