Sognando la grande mobilitazione
Sono tra quelli che sognano la grande manifestazione contro questa deprecabile legge finanziaria, ideologica e vendicativa verso il ceto medio e la Chiesa. Ho i miei motivi per ritenere che una tale manifestazione, al di là delle valutazioni di opportunità strettamente politiche, sarebbe di grande aiuto per la definitiva consacrazione della “Right Nation” italiana. Mi spiego: in Italia il centro-destra soffre di una specie di allergia per la piazza. Chi è di destra vede le manifestazioni come una cosa estranea, che non fa parte del nostro DNA. Di per sé, la cosa non è un male: il fatto che la destra non possa contare su alcune centinaia di migliaia di sfaccendati disposti a scendere in strada per ogni boiata è motivo di orgoglio. Ma, se rinunciamo a prescindere a manifestare il nostro dissenso,se togliamo dalla nostra faretra la freccia dei cortei e dei comizi, rinunciamo a un nostro diritto costituzionale, e concediamo un grande vantaggio alla sinistra. E la sinistra è già abbastanza avvantaggiata: controlla i sindacati e quindi il mondo del lavoro dipendente, perché noi non siamo mai riusciti a lanciare una valida alternativa alla Cgil. Controlla il mondo del volontariato, il mondo della cultura, perché troppi di noi non hanno il coraggio di esporsi, di lottare. Risultato: oggi in Italia c’è un sacco di gente che è di destra ma se ne vergogna, e i sondaggi pre-elettorali ne sono una dimostrazione lampante. A mio parere quindi, una grande manifestazione con più di un milione di persone per le strade di Milano o Roma potrebbe servire per galvanizzare questa maggioranza silenziosa, per far sentire meno solo il poveromino che vota Berlusconi ma non lo dice in giro perché ha paura di essere condannato alla morte sociale, eccetera.Farebbe uscire dall’ombra i milioni di anticomunisti liberali e conservatori che vivono in Italia. Inoltre, una manifestazione del genere costringerebbe i Casini and company ad uscire allo scoperto, e a schierarsi una volta per tutte da una parte o dall’altra. Per cui, Caro Silvio Gianfranco e Umberto, portateci in piazza (meglio a Milano, dove si possono sfruttare le grandi capacità di mobilitazione leghista e dove è più alta la presenza di lavoratori autonomi), per favore. E’ ora che la nostra gente inizi ad essere orgogliosa di votare per voi.
5 Commenti:
La Destra fece nel 1996 e nel 1998 o 1999 due grandi manifestazioni a Milano e a Roma: con pieno successo.
Ma è vero che noi abbiamo allergia alla piazza, anche perchè siamo civili ed onesti, per cui l'impatto delel nostre manifestazioni sarebbe solo mediatico e limitato al tempo della manifestazione stessa.
Non ci sarebbero vetrine infrante, muri imbrattati, poliziotti all'ospedael con la testa rotta, tutte cose che condizionano i governi ad ascoltare e andare incontro alle richieste dei manifestanti.
Allora, fatta la manifestazione e sentiti tutti meno soli, non cambierebbe nulla, anzi peggiorerebbe perchè la tensione che stiamo avendo tutti, avrebbe trovato una valvola di sfogo e saremmo anche meno arrabbiati.
Invece è opportuno che la pentona continui a bollire senza alcuna valvola di sfogo. ;-)
E' la cultura della sinistra quella della "piazza". Io ci andrei volentieri, ma temo che ci andrebbe poca gente, ed anche fosse tanta, la "libera stampa" farebbe il suo "onesto" lavoro d'interpretazione. Probabilmente Berlusconi ha ragione; si toglie di mezzo cosi' non da all'avversario l'opportunita' di ricompattarsi... ma allora ha ragione Casini...
Una cosa che non mi entusiasma tanto è l'idea di "una manifestazione x città, xchè perderebbe tutto il suo potenziale mediatico...Poi sicuramente la piazza ha sempre dei risvolti negativi che non vanno presi sottogamba. Di una cosa sono sicuro: Casini si sta comportando così perchè ha già capito che il successore di Silvio sarà Fini o (meno probabile) un uomo di Forza Italia. Insomma, non c'è trippa per Pierferdi. Lui questo l'ha capito, e fa di tutto x sparigliare le carte...
Mons, alla manifestazione di Roma io c'ero, in piazza san Giovanni.
Grandiosa! parlarono tutti e tre: Berlusconi, Fini e Casini, e rimasi colpito soprattutto dalla capacità di "tenere fisicamente" il pubblico, che ha Fini.
In quell'occasione Gad Lerner alla tv si domandò:" Si può dire che ci sono un milione e mezzo di fascisti in piazza?".
Ma riconosco, tornerei in piazza, anche a Roma, soltanto per una manifestazione eccezionale...
Le altre manifestazioni le lascio fare ai "paciocconifisti"...
Ciao Reazionario :)
Volevo dire che ho trovato un blog senz altro discutibile,ma in cui vengono documentati molti massacri dimenticati.
Molti sono stati compiuti dai regimi comunisti.Non che si possano attribuire ai compagni italiani,ma visto che sono sempre a denunciare fatti criminali all' estero sul principio del tornaconto(vedi CILE),e ribadendo "di cosa ci dobbiamo vergognare?"vi segnalo
questo sito:www.komunismo.clara.co.uk/enter.htm.
Buona visione(si fa per dire).
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