Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

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Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

giovedì, settembre 28, 2006

Gli orfani bielorussi rimangano in Italia. Tutti.


Allora, ci tengo a dire la mia opinione sul caso scabroso della bambina bielorussa.
Premesso che queste persone che si sono arrogate il diritto di sequestrare la bambina mi sembrano spinte più dalla mania di protagonismo che non dall’amore, e che il governo di Prodi si sia comportato come al solito, da Ponzio Pilato, delegando ogni bega alla magistratura (ma la magistratura cosa c’entra con la diplomazia e la politica internazionale?) non si può negare che la bambina debba tornare in Bielorussia. Il punto è, però, un altro: dovremmo infatti piantarla con questa ipocrisia dei viaggi estivi degli orfani bielorussi e ucraini e russi, e tenerceli tutti, definitivamente.Trasformare gli affidamenti temporanei in vere e proprie adozioni.Agire in questo modo sarebbe un vantaggio per tutti: coloro che svolgono il ruolo di genitori temporanei non potranno che essere felici di diventarlo in maniera definitiva eliminando lo straziante rito della partenza dei bambini, e i mesi passati in attesa del loro ritorno; e anche i piccoli orfani vivranno incomparabilmente meglio con la propria famiglia italiana, piuttosto che in un orfanotrofio in quella gelida e inospitale terra. La Bielorussia cosa crede di risolvere, obbligando i bambini a ritornare in patria ogni anno?quei bambini, al compimento della maggiore età, verranno TUTTI a vivere in Italia, o almeno in Occidente. “I russi appaiono costantemente mesti e abbattuti, e reagiscono con la stessa indifferenza alla loro rovina come a quella degli altri.La vita umana non ha alcun valore qui.La vita è circoscritta da tanti limiti che tutti, qui, custodiscono il sogno segreto di andar via, di andarsene ovunque.” scrisse il Marchese de Custine nel suo celebre libro La Russia nel 1839, e devo dire che la situazione non mi sembra molto cambiata. Ma anche senza ricorrere al marchese, basta considerare che dalla caduta del muro, “dai 30 i 50 milioni di cittadini ex-sovietici” sono fuggiti in Occidente (Farinelli), e lo stesso governo russo riconosce che ogni anno in media un milione di russi abbandonano il loro paese. In Bielorussia il fenomeno è ancora più accentuato, almeno se prestiamo fede alle guardie di frontiera polacche. Cari i miei russi (e questo vale anche per la Bielorussia, regione storica della Russia che solo per uno scherzo della storia si è trovata divisa dalla sua madrepatria), forse è il caso che iniziate a farvi un serio esame di coscienza: invece di tenere reclusi i vostri piccoli concittadini, pensate prima ad apparecchiare per loro un futuro dignitoso. Altrimenti alla prima occasione scapperanno da quel gigantesco gulag della mediocrità che è l’Europa dell’est per venire a vivere in Occidente. E se il loro futuro deve essere questo (e dato il livello di corruzione e di immobilismo che alberga nelle vostre società, temo proprio che non potrà che essere così), allora fateci un piacere: lasciate che questi bambini crescano e vivano, in Italia, da figli adottivi di cittadini italiani. Così noi avremmo parecchie migliaia di cittadini italiani in più, e altrettanti immigrati (più o meno regolari) in meno.Gente cresciuta nei nostri principi, nei nostri valori, italiani veri insomma. Per noi sarebbe una manna, a voi non cambierebbe proprio nulla. Ma parlare di queste cose con il governo che ci ritroviamo è decisamente grottesco: probabilmente, si sarebbe potuto far qualcosa solo se questi orfani fossero stati israeliani. Ma con le dittature i nostri governanti ci vanno a nozze. Cara Maria, ora ti facciamo tornare nel tuo paese, dove si vive di merda e dove la democrazia non esiste, ma lo sai anche tu: tutti i sistemi di valori e tutti gli stili di vita sono egualmente buoni, no? Scusate, ma non posso trattenere un sorriso amaro, pensando a questi bambini, che vengono strappati ogni anno all’affetto delle loro famiglie adottive e tornano nel loro squallido paese, solo in nome del relativismo. Il sonno della ragione genera mostri. Ma qui la ragione è proprio in coma.

1 Commenti:

Blogger Bobo ha detto...

"Portiamoli qui, per la Vita" è sicuramente la frase che sintetizza tutto. Concordo pienamente anche riguardo i documentari di sovietica memoria che ci hanno fatto sorbire. Comunque, siamo cani che abbaiano alla luna: probabilmente nemmeno Berlusconi si sarebbe impegnato al massimo per questi bambini, ma prodi?Don abbondio, al confronto, era un fulmine di guerra.
p.s.
x quel che riguarda la mail ritenta, yahoo ultimamente non è il massimo,ma con un po' di perseveranza... ;)

10:49 PM  

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