Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

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Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

sabato, settembre 23, 2006

Inchiesta shock (ma neanche tanto) sulla vita dei giovanissimi


"La Padania", è sinceramente un giornale che non ho mai amato. Questa volta però, il suo direttore Paragone merita applausi. Perchè è tra i pochi giornalisti che si è attentato a scoperchiare un vero e proprio vaso di pandora: l'esistenza di tantissimi adolescenti italiani. Leggete questa inchiesta (Parte1;Parte2) , in cui i giovani vengono presentati come zombie con quattro soli desideri primari: discoteca, alcol, droga, e soprattutto sesso. Ora, voglio fare una premessa: non tutti i ragazzi (per fortuna) si comportano così, anzi ci sono tantissimi ragazzi e ragazze seri, di prima qualità in Italia. Molti evitano come la peste ogni tipo di discoteca, per andare sul sicuro. Molti sono gran lavoratori, e non farebbero mai nulla che potesse danneggiare il loro rendimento scolastico. Molti vanno in Chiesa la domenica. C'è persino qualcuno (udite, udite!nel terzo millennio!) che difende e pratica la castità pre-matrimoniale. Però. Però la massa, l'orrenda massa composta da pecoroni, dai deboli, dagli stupidi, dagli ingenui, dai viziosi, dai viziati, và in quella direzione lì. E questa è una vera e propria tragedia. Perchè da una generazione così non possono saltare fuori che degli adulti mediocri. Perchè una grossa parte di questa generazione si rovinerà, per colpa dell'alcol, della droga, delle malattie (l'Aids esiste ancora, anche se questi ragazzetti sembrano non saperlo). A questo punto, una domanda è d'obbligo: di chi è la colpa di tutto questo? Non è questa la sede per parlarne, anche se ho le mie idee. Quello che spero è che questi articoli possano servire a svegliare qualche genitore, e a fargli capire che il mondo è pieno di lupi. Meglio spiegarlo ai propri figli, prima che ne cadano preda.

3 Commenti:

Blogger Massimo ha detto...

Da che leggo ho sempre rilevato articoli catastrofisti sui giovani.
Come scrivi tu quelli descritti dalla Padania sono tanti, ma non sono tutti.
Vorrà dire che la massa di pecoroni rappresenteranno i servi della gleba del futuro, mentre i giovani che studiano e agiscono secondo i tradizionali concetti morali e civili, saranno la classe dirigente di domani.
Così sia e chi è causa del suo mal pianga se stesso.

5:04 PM  
Blogger CampaniArrabbiata ha detto...

tutto ciò è conseguenta del 68 e della sua cultura antietica, anche se non ne farei un dramma ultroneo.
Quando c'è benessere, si cerca il divertimento. è sempre successo nella storia. Pensa che Giovenale già ai tempi di Nerone scriveva che Roma era un prostribolo a cielo aperto nelle sue satire.

Quanto alla frase:
"Molti evitano come la peste ogni tipo di discoteca, per andare sul sicuro".

Beh io sono uno di quelli...per andare in discoteca mi devono costringere, è grave:-)?

3:30 PM  
Blogger Bobo ha detto...

Mi dispiace Monsoreau, ma stavolta non posso concordare con la tua idea, di marca se permetti un po' darwiniana. Della serie: non possiamo relegare l'educazione nel campo della selezione naturale.
Primo, perchè i rischi che corrono gli adolescenti oggi rientrano tutti nell'ambito culturale (o meglio anticulturale) contemporaneo. E, allora, dovremmo dare per persi ragazzi e ragazze neanche di cattiva qualità, solo perchè non sono abbbastanza forti per resistere da soli alle lusinghe della cultura dominante? Mi sembra anticristiano, ma soprattutto mi sembra un terribile spreco.
Secondo, perchè nessun essere umano è un' isola: e allora anche i ragazzi "per bene", saranno costretti a vivere in una società che è a loro ostile. Vedranno film (gli sgomentevoli college-movies) in cui chi si impegna nello studio è un secchione, chi non si scopa almeno 4 persone diverse al mese è uno sfigato, eccetera. Dovranno presto o tardi venire a contatto con il mondo delle discoteche, con l'alcool, e probabilmente con la droga. Ergo, se non vorranno rimanere completamente isolati dovranno accettare compromessi magari non distruttivi, ma comunque penosi.Esempio: conosco alcuni ragazzi che vanno in Chiesa regolarmente,ma quando qualcuno o qualcuna fà loro la fatidica domanda: ma tu sei cattolico? Si lasciano andare a risposte penose del tipo: no-ma-io-vado-in-chiesa-solo-per-suonare-la-chitarra,o per-provarci-con-le-parrocchiane. E' giusto, tornare alle catacombe per colpa di un modello di vita idiota?
E allora, cosa si può fare? Si può, anche se è difficile, stipulare un nuovo patto, tra Famiglia, Scuola, e Chiesa, in nome dell'Educazione. Uno dei motvi per cui ho aderito all'aggregatore "The Right Nation" è perchè nel suo manifesto fà bella mostra di sè l'Appello pr l'Educazione lanciato da CL.E' una strada lunga e tortuosa, ma è l'unica percorribile. Altrimenti lo sfacelo della nostra Civiltà avverà non per colpa di Bin Laden e dei suoi accoliti, ma per decadimento interno.
p.s.
Beh io sono uno di quelli...per andare in discoteca mi devono costringere, è grave:-)? spero di no, sennò anch'io sono rovinato! ;)

5:53 PM  

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