Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

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Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

lunedì, novembre 13, 2006

Crozzacomunista


Diffidate dei comici che trattano di attualità. Sono sempre compagni. Prendete Crozza, per esempio. Ultimamente si diverte a prendere di mira il Papa, con un'imitazione gratuita, stupida e, se voete saperlo, nemmeno divertente. Se il nostro non ha paura di urtare i sentimenti dei cattolici, ha molta paura di far arrabbiare il mio caro sindaco, Sergio Cofferati. Belli questi comici: coraggiosi contro tutti, tranne con chi gli dà da mangiare! Il discorso vale anche per Bisio, per i Guzzanti,per la Gialappa's, insomma per tutti i buffoni che pretendono di avere un qualche livello intellettuale: aridatece Boldi! Meglio, molto meglio la sua comicità scema ma innoqua, che le tirate ideologiche dei compagni pagliacci.

4 Commenti:

Blogger Loverman ha detto...

Per me a volte istigano all' odio.(Non tutti)La tipa che siscagliò contro la Fallaci ne è un esempio.
E questa è un altra cosa su cui meditare per ciò che riguarda il potere mediatico.

2:50 PM  
Blogger Bobo ha detto...

Sul lavoro di crozza nella sua globalità nn mi posso pronunciare, dato che l'ho visto davvero poche volte. Il mio dubbio sui comici che trattano di attualità rimane: perchè il comico che pretende di parlare di attualità semplicizza sempre, e questo è un rischio enorme per i fruitori di questa comicità, che sono in gran parte ragazzi giovani, e che difficilmente andranno ad approfondire le questioni trattate. Mi ricordo ad esempio che, in una puntata di "mai dire lunedì" si ironizzava ferocemente sulla richiestà di grazia per Priebke. "Qual'è il numero massimo di persone da ammazzare per avere il condono?" retorizzavano i sinistronzi. Secondo te quanti dei ragazzini che guardavano in quel momento sono andati a controllare su un libro di storia, per scoprire che, in effetti, Priebke non comandava l'esecuzione ma era solo un sottoposto che non si poteva rifiutare, che il suo caso è stato in gran parte un accanimento mediatico ecc...Insomma, parziale marcia indietro su Crozza, ma il mio giudizio globale rimane.La cosiddetta "comicità impegnata" avvelena e addormenta le coscienze, e io non sarò mai tenero con questi comici. Meglio un buon libro che dar retta a certi criminali in stile Guzzanti (specialmente Sabina).

11:13 AM  
Blogger Bobo ha detto...

rispostina collettiva: Il padre di un mio amico dice sempre: "quando i comici non riescono più a far ridere hanno 2 strade: o si buttano sulla volgarità, oppure tra le braccia della militanza politica (di sinistra)". Ecco, in fondo non è neanche colpa dei crozza and company. Semplicemente, hanno scelto un brutto mestiere: questi devono portare a casa la pagnotta tutte le sere, se non riescono più a guadagnarsela facendo ridere la gente, sanno che se la potranno sempre assicurare arruffianandosi il partito delle coop...

10:44 AM  
Blogger gabbianourlante ha detto...

Vidi un pezzo una sera: la moglie che recitava la lettera della sheenan (mmamma antibush), recitò con voce spezzata e finì con gli occhi pieni di lacrime... bella recita, brava...
Li ho capito quanto sono capaci di "esasperare" le opinioni pur di dipingere come criminali quelli che gli stanno sulle balle... e questo sarebbe spettacolo? sarebbe libera satira? no questo è ODIO mascherato da satira. Ecco perchè c'è tanta gente che sotto sotto è convinta che l'11 settembre SE LO SONO FATTO LORO.
Adesso quando vedo la sua faccia cambio canale.... saluti

6:40 AM  

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