Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

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Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

venerdì, gennaio 04, 2008

L'anno buono per liberarci di certi fantasmi

Mi scuso per l’assenza dal blog (a proposito, buon anno a tutti!).
E’ qualche giorno che mi chiedo come sarà l’anno che verrà. Sono quasi sicuro che non sarà un anno come gli altri, ma che sarà ricco di eventi anche clamorosi. Alcuni li conosciamo tutti: le Olimpiadi a Pechino e le elezioni americane, per esempio. Il modo in cui si svolgeranno queste due manifestazioni potrebbe perfino cambiare il corso della storia futura. Ma ci sono anche altri fatti che potrebbero fare epoca: potrebbe essere l’anno della definitiva pacificazione dell’Iraq, e della prima grande sconfitta militare e mediatica di Al-Qaida. Potrebbe essere l’anno in cui Taiwan si ricongiunge alla madrepatria. Ci saranno altre elezioni importanti, come ad esempio quelle spagnole. Anche in Italia, non è escluso che entro l’estate si torni a votare, e allora bisognerà sforzarsi di mandare a casa questo governo disastroso. Ma una cosa mi preme ricordare, una cosa che non tutti considerano: sarà il quarantesimo anniversario dal 1968. Quell’anno nefasto dove tanti mali della nostra epoca hanno fatto la loro comparsa. La fine di ogni rispetto per l’autorità sancita da un certo intellettualismo di sinistra. La nascita del pacifismo senza cervello che ha fatto bella mostra di sé anche in anni recenti. Di un ambientalismo barbaro che vede l’uomo non come il custode del Creato, ma come una malattia da estirpare. Della cosiddetta liberazione sessuale, che ci ha portato orrori come l’aborto di massa. L’anno della fine del Concilio, nato dalle buone intenzioni del Papa, a cui però sfuggì di mano e che sancì quella che Prezzolini chiamò con disperazione “La liquidazione della Chiesa”.Il trionfo del modernismo più becero su una tradizione bi millenaria. Non è un caso che Guareschi sia morto proprio in quell’anno di disgrazia. Ma per fortuna, non tutto è definitivo. Ecco, io credo che il 2008 sarà un anno importante per definire questo: i veleni del ’68 continuano ad ottenebrare la nostra società?Oppure ci stiamo lentamente disintossicando? Tra 362 giorni credo che potremo darci una risposta.

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1 Commenti:

Blogger Old Whig ha detto...

Amico, vorrei tanto vedere una disintossicazione, ma in realtà mi sembra che il male del '68 sia più difficile del previsto da combattere...

6:23 PM  

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