Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

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Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

venerdì, aprile 18, 2008

Emilia rossa addio?

Indovinate un po' cos'hanno in comune i seguenti comuni! :Molinella (Bo), Cento (Fe), Codigoro (Fe) , Comacchio (Fe), Cesenatico (Fc) , Pavullo (Mo), Sassuolo (Mo) , Salsomaggiore terme (Pr) ,Brescello (Re), Bellaria Igea Marina (Rm) ? Ok, sono tutti famosi comuni emiliano romagnoli. Ma forse c'è qualcosa di più che li accomuna... ;-)

attenzione, non ho contato i piccoli e medi comuni di montagna, e i comuni poco noti della bassa parmigiana, piacentina e ferrarese. Perchè altrimenti la lista sarebbe stata MOLTO più lunga. E il conto molto più salato per chi-so-io.

mercoledì, aprile 16, 2008

VENTO DEL NORD

Su queste elezioni, è meglio renderlo chiaro subito, verranno scritti in futuro libri e libri. Sono infatti certo che questa tornata elettorale costituirà uno spartiacque fondamentale tra l’Italia (politica) che esisteva fino a ieri l’altro e quella in cui dovremo vivere da oggi in poi. Sarebbe da presuntuosi, quindi, scrivere un post anche solo lontanamente esaustivo. Gli argomenti da trattare sono semplicemente TROPPI. Non tratterò, per esempio, un tema fondamentale, e cioè l'annientamento di comunisti e socialisti. Spero però di poterne parlare al più presto a parte.


Per prima cosa, credo che uno dei dati più eclatanti di queste elezioni sia il trionfo della Lega Nord. Non lo dico solo perché la Lega è, da alcuni anni ormai, il mio partito preferito. Ma perché mi sembra che un partito che guadagna un milione e mezzo di voti in due anni, raddoppiando di fatto i propri consensi, sia oggettivamente un evento storico. Chi ha votato la Lega? Sicuramente lo zoccolo duro, i piccoli e medi imprenditori del Nord, molti operai (ad oggi è la Lega il vero partito operaio del centronord), e il “piccolo popolo” (quello tanto disprezzato a sinistra) che da sempre ama e rispetta il partito di Bossi: pensionati, casalinghe, abitanti di piccoli centri, etc. Ma queste persone non hanno MAI abbandonato la Lega.
Chi si è aggiunto quindi? Gli opinionisti già si interrogano. Di sicuro c’è che moltissimi ragazzi del nord, veneti,lombardi,(e anche emiliani) hanno abbracciato la Lega, che è oggi, di fatto, il partito con il più vasto seguito giovanile. I giovani, le nuove leve del Nord, hanno scelto la Lega in massa. Secondo, gli abitanti delle grandi città. A Milano e Torino la Lega ha raddoppiato i consensi, a Verona addirittura triplicati, perfino a Bologna è passata dall’ 1,8 al 4%! La borghesia cittadina, che così spesso aveva irriso il partito padano,così poco glamour e tremendamente naif, si è rifugiata sotto le ali di Bossi. Perché Bossi sarà terribilmente demode (molto meglio farsi vedere con un libro di Travaglio sotto braccio, che non con “La Padania”), ma quando cala la notte e gli spacciatori neri e magrebini escono e si installano sotto casa tua, ecco che qualsiasi scrittore effeminato diventa paurosamente inutile. E ti sorge una rinnovata simpatia per i rognosi guerrieri celtici. Il voto verde nelle città rappresenta un grido di aiuto. Ma possiamo dire in generale che tutto il voto del Nord va letto in quest’ottica. Perché il centro-sinistra al Nord è ormai una forza minoritaria? Perché in tutto il Grande Nord, partendo da Imperia e arrivando a Trieste passando per il cuore economico e creativo della nostra Patria, Veltroni ha collezionato solo delusioni e batoste?



Alcune risposte sorgono spontanee. L’eredità del governo Prodi era davvero pesantissima. Le tasse di Visco hanno letteralmente rovinato una marea di piccoli imprenditori (e relative famiglie). Sono andate a colpire proprio quel tessuto sociale che rende l’Italia una potenza economica mondiale: la rete delle piccole e medie imprese, per l’appunto. Si dirà, c’è stata la crisi economica, bisognava risanare i conti. Va bene. Ma Prodi e Visco si sono comportati come un uomo che, mentre sta appollaiato su un ramo di un albero durante un temporale, decide che è assai saggio segare il ramo su cui siede, per fare legna da ardere per scaldarsi. Idiozia pura. Che senso ha voler ridurre il debito pubblico, se poi condanni all’irrilevanza l’intera classe produttiva? Chi produrrà ricchezza dopo? E questi ragionamenti li ha fatti TUTTO IL NORD. E’ nella nostra terra a capitalismo diffuso,che si è consumato il disastro del PD.
Perché, parliamoci chiaro, i risultati del centro sud erano alla fine dei conti prevedibili. Nel Mezzogiorno, Il PD ha pagato colpe non solo sue. L’Abruzzo e la Calabria, per esempio, stanno diventando “regioni pendolo”, non confermano mai il governo uscente. Questa volta il pendolo si è fermato su PdL. Puglia e soprattutto Sicilia sono ormai due roccaforti azzurre, nessuna novità. La Campania ha voluto punire la sinistra locale (il “re”Bassolino e la Iervolino in primis) e nazionale (il salernitano e ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio) per la tragedia dei rifiuti. E’ stato sicuramente un voto dettato dalla frustrazione. Ma una frustrazione giustificatissima. A Napoli Veltroni non avrebbe vinto nemmeno candidando San Gennaro. Anche la Sardegna ha sfogato in queste elezioni la sua insoddisfazione contro il governatore (e miliardario) Soru, reo di aver accettato i rifiuti campani e di aver scoraggiato con troppe tasse il turismo di elite. E purtroppo per Veltroni, Soru è un suo compagno di partito. Paradossalmente, la sconfitta più bruciante è stata proprio nel Lazio (che in fondo nel 2006 aveva votato CdL): forse, ma dico forse, il modello Roma Veltroniana non era così vincente, se il bolognese Prodi ha fatto meglio del "super romano dè roma" Walter.


Tutto questo comunque per dire che i risultati del Sud sono stati più che buoni per Berlusconi, ma tutto sommato nell'ordine delle cose. Il vero tracollo, il disastro del partito democratico, si è consumato al Nord. Se escludiamo la provincia di Bolzano, dove la sinistra vince solo grazie all'allenza con il partito etnico tedesco (Il Sudtiroler Volkspartei), ormai al Nord soltanto la rossa Emilia continua a dare la propria fiducia al centrosinistra. Ed anche da noi si avvertono scricchiolii sinistri (è il caso di dirlo). Piacenza è di fatto una provincia azzurra, Parma lo sta pian piano diventando. A Ferrara e Rimini il distacco si assottiglia sempre di più. Perfino dal cuore rosso dell'Emilia (Bologna, Modena,Reggio) sono arrivati risultati incredibili. Per dirne uno, l'importante distretto industriale di Sassuolo, nel modenese, ha voltato per la prima volta le spalle alla sinistra. Ma ovunque, dove prevalgono gli operai e i piccoli imprenditori, la leadership di sinistra è in crisi. Il PD resiste soltanto nei paesi e nei quartieri più anziani, dove cioè sono in maggioranza i pensionati, e nelle zone ad alta densità impiegatizia. Gli impiegati pubblici, quelli sicuri del posto fisso,quelli illicenziabili qualsiasi porcata facciano, quelli terrorizzati dalla precarietà perchè non l'hanno mai provata, continuano ad aggrapparsi a sinistra come se fosse una nuova Zattera della Medusa. Sono le categorie più conservatrici insomma a votare centrosinistra al Nord. Gli innovatori, i piccoli imprenditori, i liberi professionisti, ma anche gli operai, quelli che ogni giorno devono rispondere alla sfida rinnovarsi-o-perire, hanno dato la propria fiducia, lo ripeto, in MASSA, alla Lega Nord e a Silvio Berlusconi.







E qui apro un altro argomento: i sinistri, che in questi giorni masticano amarissimo, rivolgono tutta la loro bile non tanto sulla Lega, quanto su Silvio Berlusconi. Continuo a sentire persone che mi chiedono: "ma perché avete candidato il nano mafioso ecc.ecc. ?"(vi risparmio la solita tiritera) "perché non avete candidato Fini o Casini?" Ecco, queste persone commettono lo sbaglio più grande. Perché la destra del Nord, Casini non lo vuole. Non vuole un misero bancario che ha fatto fortuna solo perché era il portaborse di Forlani e perché ha sposato in seconde nozze la figlia di uno degli uomini più ricchi e potenti d'Italia (Caltagirone). Non vuole il parassita Storace, per dirne un altro. Chi è andato a votare domenica e lunedì, VOLEVA SILVIO! Ficchiamocelo bene nella zucca! Chi ha fatto la croce su PdL e Lega (più di 17, ripeto più di diciassette, milioni di Italiani), voleva al governo soltanto Lui, l'imprenditore, l'uomo-che-si-è-fatto-da-solo, il simbolo vivente del miracolo del Nord. Chi ha votato Berlusconi, non lo ha fatto per paura dei comunisti (che tanto si sapeva sarebbero finiti all'opposizione), non l'ha fatto perché fosse "spaventata" da qualcosa, come già alcuni miopi commentatori si affrettano a sostenere. L'ha fatto perché ritiene che soltanto Silvio Berlusconi (con la Lega) dia delle risposte vere, serie, utili, su temi come il libero mercato, il capitalismo, la competitività, il contenimento della spesa pubblica. Non ci sono Santi! Finché la sinistra non si libererà dei suoi pregiudizi, anti mercato, anti impresa, anti sviluppo, al nord continuerà a prendere batoste, anzi rischierà seriamente di perdere anche le sue roccaforti in terra emiliana. Finché la sinistra non abbandonerà quell'atteggiamento di spocchiosa superiorità che, per fare un esempio, fece dire alviceministro Visco che i veneti sono tutti evasori (Il Veneto è forse la regione che paga più tasse), offendendo così un popolo di sei milioni di abitanti, il PD continuerà a perdere, perdere, perdere. I voti del centrosud sono, seppur con difficoltà, recuperabili. Ma ora Veltroni dovrà iniziare una lunga traversata del deserto per recuperare credibilità da noi.
Forse tutti coloro che minacciano un esodo solo perché la democrazia ha emesso un verdetto a loro non gradito (e meno male che si chiama Partito Democratico! Potevano chiamarlo "Partito Democratico MA ANCHE no!") farebbero meglio ad interrogarsi su queste questioni. Rischiamo seriamente un nuovo ventennio, ma stavolta non per opera di squadracce nere (di cui non si vede l'ombra), ma a causa dell'oggettiva incapacità della sinistra di fornire alternative credibili.Ormai il centrosinistra in vastissime parti d'Italia è visto come antropologicamente incapace di governare. A questa voragine che si è creata tra la sinistra ed il paese reale, la parte del PD più illuminata e previdente (sperando che esista) dovrà porre rimendio al più presto.
Perché se si va avanti così, se la sinistra continua a rifiutarsi di capire le ragioni delle categorie produttive e delle regioni sviluppate, Berlusconi (o chi per lui) continuerà a vincere...vincere...vincere...

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martedì, aprile 15, 2008

MENO MALE CHE SILVIO C'E' !!!!







Vi prometto un commento più approfondito di queste storiche elezioni al più presto, oggi purtroppo vado di fretta, e sono ancora rimbambolato dal trionfo (e da 3 giorni di seggio)! Intanto, guardatevi almeno 50 volte questo video e godete appieno di questa APOTEOSI!! Grazie a Defra per l'immagine!! ;-)