Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

Nome:
Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

lunedì, gennaio 21, 2008

così finisce il peggior governo dell'Italia repubblicana



Prodi: La messa è finita, andate in pace

Il Popolo Italiano: Rendiamo Grazie a Dio!

giovedì, gennaio 17, 2008

Chi può, domenica vada all'Angelus!

Io purtroppo non potrò esserci, ma se qualcuno si trova a Roma ed ha a cuore la libertà di parola ci vada!
Per combattere i fascisti rossi! siccome non comprendono la qualità delle parole del più grande teologo vivente, forse comprenderanno la quantità di una folla oceanica!

martedì, gennaio 15, 2008

Terra di Morti, abitata da un pulviscolo umano...

sE' la descrizione che dava dell'Italia il Montaigne, nel 1600. Credo che si possa tranquillamente dire che oggi le cose sono anche peggio. Siamo una nazione dove una minoranza di incapaci, di senza talento, di vecchi rincoglioniti, di antifascisti di nome e fascisti di fatto, controlla tutto. Dove se c'è un problema, come i rifiuti in Campania, non lo risolviamo ma lo lasciamo incancrenire per decenni. Dove se ci viene mossa una critica dall'estero, assumiamo un atteggiamento vittimistico e negazionista. Dove, soprattutto, ad un professore universitario, poi divenuto Papa, può essere impedito di parlare in ,un'Università fondata da un Papa, per via della libera opinione che ha espresso su un uomo vissuto mezzo millennio fa!Quale atto squadrista, antidemocratico, infame!.Ha perso l'iniziativa, ha perso il coraggio.Ma soprattutto ha perso la capacità di amare cose come il rispetto delle opinioni altrui, o la Libertà. Questa Italia è un paese morente. Speriamo che qualcuno stacchi la spina, a questo punto.
UPDATE:
Per fortuna, non tutti alla Sapienza hanno rinnegato la Ragione. Andate a fare visita al blog del Prof. Giorgio Israel! e se potete, esprimete la vostra opinione qui. E soprattutto, firmate e fate firmare l'appello di Magdi Allam!!

lunedì, gennaio 14, 2008

Se Prodi parlasse male di Brunilde...

Ecco, immaginate che Prodi, il nostro primo ministro, debba tenere un discorso all'università di Reijkiavik, Islanda. E immaginate che salti fuori un libretto datato alcuni anni fa in cui il nostro premier, improvvisatosi filologo norreno, getti in cattiva luce, soprattutto a livello privato, la mitica Brunilde, che nella Saga dei Nibelunghi è appunto regina di quella splendida isola. Ecco, ora immaginatevi frotte di intellettuali islandesi che gridano allo scandalo, alla mancanza di rispetto, e chiedono formalmente che l'invito a Prodi venga revocato. Immaginatevi una raccolta di firme di tutti i parrucconi dell'isola dei ghiacci, le proteste degli studenti contro il nostro Premier, reo di anti- scandinavismo, di sospetto anti-femminismo e di rubare il lavoro ai filologi indigeni. Ecco, tutto questo non sarebbe molto esilarante?Non avrebbe tutta l'aria di una scusa pietosa,inventata sul momento per celare tutt'altri scopi, e non getterebbe il nobile paese nordico in una luce alquanto ridicola?Tranquilli, l'Islanda non farebbe mai nulla del genere: in compenso, l'Italia in generale e La Sapienza in particolare lo stanno già facendo.

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mercoledì, gennaio 09, 2008

Napoli paga le proprie colpe

Una città che continua pervicacemente a votare a sinistra, nonostante i disastri Bassolino e Iervolino, merita questa situazione. L'unico diritto che ha il cittadino in democrazia è quello di cambiare gli amministratore che hanno mal governato. Se rinuncia a tale diritto, in nome del fatalismo e del qualunquismo ("tanto sono tutti ladri", "non cambierebbe niente", "tanto c'è la camorra", quante volte avete sentito frasi del genere?) allora rinuncia all'unico beneficio reale che contraddistingue la democrazia.

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venerdì, gennaio 04, 2008

L'anno buono per liberarci di certi fantasmi

Mi scuso per l’assenza dal blog (a proposito, buon anno a tutti!).
E’ qualche giorno che mi chiedo come sarà l’anno che verrà. Sono quasi sicuro che non sarà un anno come gli altri, ma che sarà ricco di eventi anche clamorosi. Alcuni li conosciamo tutti: le Olimpiadi a Pechino e le elezioni americane, per esempio. Il modo in cui si svolgeranno queste due manifestazioni potrebbe perfino cambiare il corso della storia futura. Ma ci sono anche altri fatti che potrebbero fare epoca: potrebbe essere l’anno della definitiva pacificazione dell’Iraq, e della prima grande sconfitta militare e mediatica di Al-Qaida. Potrebbe essere l’anno in cui Taiwan si ricongiunge alla madrepatria. Ci saranno altre elezioni importanti, come ad esempio quelle spagnole. Anche in Italia, non è escluso che entro l’estate si torni a votare, e allora bisognerà sforzarsi di mandare a casa questo governo disastroso. Ma una cosa mi preme ricordare, una cosa che non tutti considerano: sarà il quarantesimo anniversario dal 1968. Quell’anno nefasto dove tanti mali della nostra epoca hanno fatto la loro comparsa. La fine di ogni rispetto per l’autorità sancita da un certo intellettualismo di sinistra. La nascita del pacifismo senza cervello che ha fatto bella mostra di sé anche in anni recenti. Di un ambientalismo barbaro che vede l’uomo non come il custode del Creato, ma come una malattia da estirpare. Della cosiddetta liberazione sessuale, che ci ha portato orrori come l’aborto di massa. L’anno della fine del Concilio, nato dalle buone intenzioni del Papa, a cui però sfuggì di mano e che sancì quella che Prezzolini chiamò con disperazione “La liquidazione della Chiesa”.Il trionfo del modernismo più becero su una tradizione bi millenaria. Non è un caso che Guareschi sia morto proprio in quell’anno di disgrazia. Ma per fortuna, non tutto è definitivo. Ecco, io credo che il 2008 sarà un anno importante per definire questo: i veleni del ’68 continuano ad ottenebrare la nostra società?Oppure ci stiamo lentamente disintossicando? Tra 362 giorni credo che potremo darci una risposta.

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