Il Reazionario

Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell'uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili. (Giovannino Guareschi)

Nome:
Località: Bologna, Bologna, Italy

Studente all'università di Bologna, 21 anni,dotato di scarsa simpatia per il comunismo...

venerdì, settembre 28, 2007

La cicala e la formica. Versione Italiana.

La formica lavora duro tutta l’estate nella canicola; costruisce la sua casa e prepara le sue provviste per l’inverno. La cicala pensa che la formica sia stupida ; ride balla e gioca tutta l’estate, una volta arrivato l’inverno, la formica è al calduccio e ben nutrita.La cicala tremante di freddo organizza una conferenza stampa e chiede perche la formica abbia il diritto di stare al caldo mentre le altre meno fortunate come lei hanno freddo e fame.La televisione organizza programmi in diretta che mostrano la cicala tremante di freddo che passa degli servizi video della formica al calduccio nella sua casa comoda con un tavolo bandito di provviste.Gli italiani sono colpiti dal fatto che in un paese cosi ricco, si lasci soffrire una povera cicala mentre altri vivono nell’abbondanza Le associazioni contro la povertà manifestano davanti alla casa della formica. I giornalisti organizzano interviste chiedendo perche la formica sia diventata cosi ricca sulla pelle della cicala e interpellano il governo per aumentare le tasse della formica affinché la formica paghi “la sua giusta quota”. In risposta ai sondaggi, il governo fa una legge sull’uguaglianza economica e una legge (retroattiva all’estate) di anti discriminazione.Le tasse della formica sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver assunto la cicala come aiuto.La casa della formica viene espropriata dalle autorità perche la formica non ha abbastanza denaro per pagare la sua multa e le sue tasse. La formica lascia l’Italia per installarsi con successo all’estero. La televisione fa un servizio sulla cicala ora grassa : sta finendo le ultime provviste della formica benche la primavera sia molto lontana.La vecchia casa della formica diventata un alloggio sociale per la cicala si sta deteriorando perche quest’ultima non ha fatto nulla per curarla.Dei rimproveri vengono fatti al governo per la mancanza di mezzi. Una commissione d’inchiesta è messa a punto, cio costerà 10 millioni di €. La cicala muore di overdose; "il Manifesto", "Liberazione" e "L’unità" commentano la sconfitta del governo nel raddrizzare seriamente i problemi delle disuguaglianze sociali.La casa della formica è okkupata da parassiti diversi e da una banda di ragni immigrati; il governo si felicita della diversità multiculturale dell’Italia.I parassiti mettono a ferro e fuoco la città e i ragni organizzano un traffico di marijuana e terrorizzano la comunità.
Grazie a Il Mango di Treviso

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Cassa(ziona)te?

Non commette reato chi, in situazione di grave indigenza, occupa abusivamente una casa popolare. E' quanto si evince da una sentenza della Cassazione (n.35580) che ha annullato con rinvio una decisione della Corte d'Appello di Roma: i giudici del merito avevano infatti confermato la condanna, gia' inflitta in primo grado, di una donna alla pena di 600 euro di multa, concedendole le attenuanti generiche, ritenendola responsabile del reato di occupazione abusiva di immobile di proprieta' dell'Iacp. Attenti, questa notizia va presa con le molle: molto spesso giornali ed agenzie di stampa travisano, più o meno intenzionalmente, le sentenze della Suprema Corte. Se però dovesse essere confermata, allora ci sarà da ridere. Alcuni hanno parlato di sentenza comunista, a me ricorda di più il selvaggio west. Avete presente "cuori ribelli", il film con Tom Cruise e la Kidman?Quello dove loro due scappano dall'Irlanda e dopo molte peripezie approdano nell'Ovest? Ecco, in quel film c'era una scena interessante. In pratica bisognava affidare lotti di terra vergine delle grandi pianure a dei coloni, per abitarle e farle rendere. Il problema era che il numero degli aspiranti coloni era eccessivo. Come hanno risolto tale problema le autorità americane? con una bella corsa. Il primo che arriva sul lotto di terra (contrassegnati da bandierine) ne diventa proprietario. E' una scena penosa: soltanto i giovani, i forti e i furbi ce la fanno, gli altri restano indietro.Qualcosa di simile potrebbe succedere in Italia. Immaginatevi la vecchietta, vedova e con la minima, che dopo anni di attesa si vede finalmente assegnare l'alloggio popolare. E poi, proprio quando pensa di aver già una sistemazione, riceve la telefonata:"pronto, signora, siamo quelli dell'Iacp. Mi dispiace, l'appartamento non è più disponibile. Una famiglia di rom, padre madre 8 bambini ed un numero imprecisato di anziani, si è insediata nell'appartamento a lei assegnato.Cacciarli? ma che scherza signora? Non ha sentito la sentenza della cassazione? Se uno è povero ed occupa una casa popolare non può essere cacciato!Con dei minori a carico per giunta!Come dice signora, lei non crede che siano poveri?è un'accusa grave, comunque verificheremo non dubiti...Ma signora, piange?Insomma, non è contenta che dei poveretti hanno finalmente un tetto sopra la testa? che gente egoista che c'è al mondo!"clic. Seguiranno 5 anni di accertamenti, al termine dei quali risulterà che la famiglia indigente è proprietaria di sei mercedes.Le tenevano sotto casa, ma si sa la burocrazia italiana ha i suoi tempi.Intanto la vecchina con la minima, dopo essersi fatta scavalcare in graduatoria da un numero imprecisato di bisognosi, è morta, stroncata dal dispiacere e da una broncopolmonite trascurata. Questa storia edificante diventerà una realtà quotidiana,se questa sentenza avrà un seguito. Si parla tanto male dei politici. Ma i giudici italiani son poi molto meglio?

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martedì, settembre 25, 2007

Ecco il ciarlatano rosso


Manca poco al 14 ottobre. Quando dopo il plebiscito Walter Veltroni verrà incoronato Re del partito democratico, o qualcosa del genere. Ergo, consiglio a quei reazionari dei miei lettori di acquistare il libro di Libero "Veltroni Walter-Vita,miracoli e canzonette di un perdente di successo". Per scoprire una cosa impressionante: i sinistri ci hanno invidiato per tre lustri Berlusconi. Quando lo chiamavano "venditore di fumo", pensavano segretamente: "magari l'avessimo noi un piazzista di quel calibro!". E dopo tanto cercare, alla fine ne hanno trovato uno.Uno che, pur avendo uno striminzito diplomino tecnico, si finge grande uomo di cultura, va a dirigere l'Unità (e la fa quasi fallire) pubblica profondi e ponderosi romanzi,diventa paladino di quello che secondo lui è il buon cinema.Uno che pur avendo fatto solo danni alla città che amministra, riesce a farsi passare agli occhi di tutti come "Il Sindaco d'Italia".Un ciarlatano insomma,simile a Berlusconi.Simile, ma non uguale. Stessa fattura ma, temo, materia prima più scadente.Chi vivrà vedrà. Intanto godetevi il simpatico libro di Feltri e Brunetta.

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sabato, settembre 22, 2007

Un titolo del Corriere:esempio di faziosità

Ieri, come tutte le mattine, mi sono letto il mio bravo Corriere della Sera. Che ci volete fare? nonstante tutto, rimane il più bello ed autorevole giornale italiano. Come sempre, sono arrivato alla sezione cultura, che ultimamente mi disgusta abbastanza: a farla da padrone sono i "fondamentalisti atei", tipo Dawkins o Hitchens.Convinti di dire cose originali e profonde, questi tipi non fanno altro che ripetere come un mantra "la religione è l'oppio dei popoli". Solo, rigirando la frittata e spacciando tale banalità antistorica come grande intuizione. Comunque, avendoci fatto il callo, non mi sono molto stupito a leggere il seguente titolo:"Religioni, madri di tutte le violenze". La recensione del libro "In nome di Dio", scritto da un eminente ( da me sconosciuto) storico inglese,Michael Burleigh. Ho iniziato a leggere, rassegnato, l'articolo a firma di Dario Fertilio, aspettandomi la solita dissertazione delle solite teorie antireligiose. E sono rimasto allibito. Perchè l'articolo (non a caso opera di un giornalista serio e solitamente imparziale) parla di un libro le cui tesi sono l'esatto opposto di quelle enunciate dal titolo scelto dal quotidiano. "In nome di Dio" è l'opera di uno storico cattolico (appunto Burleigh) che, lungi dal voler condannare le religioni, le innalza a baluardo contro la stupidità delle ideologie che si vogliono fare religione. Il nazismo, il comunismo,il terrorismo, ma anche la spiritualità new age e perfino l'ambientalismo estremo derivano infatti, secondo Burleigh, dalla stessa matrice: il desiderio folle di creare un "uomo nuovo", eliminando i difetti dell'uomo vecchio. Sappiamo bene a cosa hanno portato questo tipo di teorie. Quindi Burleigh si scaglia contro le religioni politiche che, di regola, (non sempre) sono atee.Idee non proprio nuove (Il mio Cardinale ne ha espresse di molto simili) ma fondate su una minuziosa ricerca storica. Un libro quindi che vuole dimostrare che non è affatto chi aspira al paradiso ultraterreno il problema, bensì chi ritiene di poter fondare il paradiso in terra, anche a costo di spargere sangue. Ora, perchè il Corriere ha scelto di presentare un libro attraverso un titolo che è l'antitesi delle idee esposte in tale volume? Forse perchè il titolista del Corriere sa bene che il suo giornale si è imbarcato in un' opera di diffamazione della religione, e che quindi, nel nome di tale fine, si può anche contraffare il pensiero di uno studioso.
Per farla breve, dal giornale di ieri ho imparato ben 3 cose:
1) che anche il giornale più bello e autorevole d'Italia su certe cose non è tanto imparziale.
2) che è meglio non fidarsi dei titoli e leggere anche gli articoli.
3) che forse è meglio risparmiare quell'euro quotidiano. E leggersi il Foglio nella versione on-line.Più soldini risparmiati, e più cultura fatta in modo serio.

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mercoledì, settembre 19, 2007

Dubbio su Grillo

Il dubbio che mi tormenta da giorni: ma il nemico...






































...dei miei nemici...
































































...è mio amico? Sembra una banalità, ma non lo è affatto. Insomma, Grillo è un bene o un male per l'Italia?(partendo dall'assioma che tutto ciò che è male per la sinistra è un bene per il paese).

Proverò a rispondermi nei prossimi giorni. Intanto se qualcuno vuole lasciare il suo pensiero è benvenuto.

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sabato, settembre 15, 2007

Ed è passato un anno...

Cara Oriana, è ormai un anno esatto che ci hai lasciato. A dire il vero, ti sei persa davvero poco.







1)Gli italiani rimangono un popolo parecchio vigliacco, ma non è certo una novità.Molti italiani si divertono ad infierire sui morti e sui moribondi, e tu purtroppo hai sperimentato entrambe le condizioni. Chissà perchè in Italia abbiamo sempre avuto una superproduzione di sciacalli.

2) L'Islam continua ad avanzare, specialmente nei posti dove trova del tenero, come nella tua Toscana e nella mia povera Emilia. Anche questo non è una novità per te.

3) I pochi che sono rimasti a difendere i nostri valori, passano per scemi. E qualcuno lo è davvero.

4) Il Santo Padre, da te (come dal sottoscritto) tanto amato, continua la sua straziante battaglia contro i mulini a vento. La-vita-è-sacra, l'Europa-vive-una-crisi-demografica-e-soprattutto-morale, la-Tradizione-non-è-una-robaccia-vecchia-da-buttar-via. Cose nemmeno semplici, elementari. Eppure tutte le sue grida di allarme si perdono tra i sorrisetti di compatimento dei laicisti, veri padroni della cultura e dei mezzi di informazione, e tra le bestemmie mezzo sussurrate dei cattolici adulti ("speriamo che duri poco" dicono a bassa voce, tra un piatto di tortellini e l'altro). Farà la tua fine. Tutti riconosceranno le sue ragioni e i suoi meriti, e diranno che in fondo sono sempre stati dalla sua parte. Quando sarà morto e sepolto.


Ma, non tutto è tenebra. Chi ti voleva bene da viva, continua a ricordarti, con affetto e rimpianto. Grazie di tutto Oriana. Ci manchi.







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venerdì, settembre 14, 2007

Festa dell'Esaltazione della Santa Croce


Il dodici settembre ricorreva una splendida festa Cattolica, Il Nome di Maria, che commemora la splendida vittoria contro i Turchi, avvenuta proprio il 12 settembre 1683 sotto le mura di Vienna. Alcuni blogger tra i più attenti, tra cui Ago86, l'hanno giustissimamente ricordata. Oggi però vorrei ricordare un'altra bellissima ricorrenza, l'Esaltazione della Santa Croce. Il 14 settembre di ogni anno, sia i cattolici che gli ortodossi ricordano la battaglia dell'imperatore bizantino Eraclio, che sconfisse la potenza persiana, nell'anno 628, salvando così quella che allora era la capitale dell'Occidente (di ciò che ne rimaneva) ovvero Costantinopoli, e che permise di recuperare la reliquia più importante della Cristianità, la Vera Croce appunto. E' triste confrontare quell'epoca con la nostra. L'Occidente allora veniva difeso da uomini di livello assoluto. Oggi ci dobbiamo accontentare di qualche porcaro.

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